Appunti Mental Coach

Appunti del seminario sul mental coach 12 marzo 2022 con Massimo Binelli.

Sorridi.

Avere una mentalità Vincente, quali sono gli ingredienti, gli strumenti, le dinamiche che avvengono nella nostra mente, come dobbiamo visualizzare e allenarci al fine di perseguire un obiettivo sportivo di successo.

Mappa Mentale

Partendo dal presupposto che un cambiamento è un miglioramento, per migliorare dobbiamo cambiare qualcosa.

Assumiamo un approccio mentale vincente e positivo. Gli aiuti di un tale aspetto sono: la concentrazione, la motivazione, la consapevolezza, la fiducia in se stessi, l’autostima e la gestione delle emozioni.

Le 4 Fasi della Competenza

La mente è come un muscolo e va allenata. La responsabilità dei pensieri è solo nostra. Nessuno ci obbliga a pensare male! Dire ho capito non basta. La vera comprensione non è immediata e banale. Saper spiegare un concetto dimostra di aver appreso a fondo una nuova nozione. Un concetto prima che diventi una nuova abitudine e si consolidi ha bisogno di creare un percorso neuronale.

Nella fase della competenza consapevole abbiamo creato un automatismo (es. guidare in modo automatico) e per perfezionarlo deve essere stimolato.

la potenza mentale risulta essere il 50% di un risultato vincente, oltre al 25% della competenza tecnica e il rimanente 25% di prestanza fisica.

La mappa non è il territorio

Focalizzare l’obiettivo, non lo sfondo!

Questo postulato è alla base della programmazione neuro linguistica (o NPL – vedi La programmazione neurolinguistica è un approccio pseudoscientifico alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia creato da Richard Bandler e John Grinder in California, Stati Uniti, negli anni ’70).

La mia rappresentazione mentale non aderisce alla realtà. I miei filtri mentali come le aspettative, le convinzioni e le credenze, mi fanno percepire una parte della realtà.

Se la mente si focalizza sull’ostacolo, piuttosto che sulla soluzione, vedrai solo quello che ti manca per raggiungere l’obiettivo. Inizia a pensare ANCHE SE…e trasforma la mancanza in abbondanza. Recitiamo l’abbondanza che abbiamo. Cerchiamo nel risultato di pensare come affronterebbe la gara il nostro idolo, il nostro Arciere di riferimento. Come farebbe Sergio Pagni adesso, in questa piazzola? Come affronterebbe questo bersaglio Ferruccio Berti?…etc.

L’autosabotaggio è il frutto di un dialogo interiore che depotenzia la nostra prestazione. La nostra mente negativa, che si focalizza sugli ostacoli, piuttosto che sul percorso crea una realtà non vera.

Non pensare alla mucca viola!

La mente, frutto di una evoluzione molto precedente al linguaggio, non interpreta una negazione. Quindi “non pensare alla mucca viola” si traduce in una visualizzazione del mammifero color viola.

Filtri –> Comportamenti –> Reazioni –> Conferma e rinforzo aspettative |

deve diventare un pensiero ‘corto’, formulato al presente, consapevole, senza giudizi, positivo e senza negazioni e doveri.

Pensiero –> Emozioni –> stato d’animo –> azione –> risultato.

Visualizzazione

A livello emotivo il cervello non distingue un evento reale da un evento intensamente immaginato – ne è l’esempio il coinvolgimento emotivo durante la visione di un film.

la Visualizzazione è una tecnica di formazione di immagini mentali visive e attività per processarle. La visualizzazione creativa è quella tecnica che, tramite l’uso dell’immaginazione, si usa per ricreare specifici comportamenti o eventi che potrebbero avvenire durante una gara. Per esempio possiamo visualizzare il tiro perfetto.

Possiamo visualizzarci esternamente a noi e quindi vederci nella fase di tiro, oppure ci possiamo vedere internamente con i nostri occhi.

La tecnica utilizzata durante il seminario è stata quella di visualizzare un passato, un altro passato e un futuro. Ovvero una prima prestazione mediocre, poi nella stessa posizione e tempo la visualizzazione di un risultato migliore e infine la nostra migliore prestazione in un futuro prossimo.

es. pratico la gara regionale dell’anno scorso. Una volé pessima. poi visualizzare la stessa volé ma con un risultato decisamente superiore (unendo per esempio tre tiri fatti in modo perfetto). Quindi visualizzare la prossima gara imminente dove rieseguiamo la stessa volé o più volé perfette.

Ognuno di noi ha diverse capacità e attitudini percettive: chi più sulla vista (visivo), chi più sull’udito (auditivo) oppure chi più sull’ambiente, la temperatura (Kinestesico). Quindi durante una visualizzazione per rendere il tutto più coinvolgente aggiungiamo colori, forme, ma anche suoni, rumori e perché no, temperatura, sole, aria etc..

il qui e ora

Abbiamo visto uno spezzone del film la Forza del campione. Il protagonista Dan Millman spiega che la magia, il trucco messo in atto, insegnato dal suo amico e maestro Socrate è la percezione del momento presente. Eseguire il gesto con consapevolezza, senza distrazioni o pensieri esterni, in piena attenzione e concentrazione.

La meditazione è una tecnica antica per calmare la mente e portarci in uno stato di concentrazione. La tecnica più diffusa di meditazione è la mindfulness che pone l’attenzione sul respiro. Il respiro consapevole.

La tecnica dei 100 passi permette di portare la nostra concentrazione nel qui e ora eseguendo 4 passi in ispirazione, 2 passi trattenendo il respiro, 4 passi di espirazione e altri 2 passi nel trattenere fuori l’aria e quindi riprendere il ciclo – in soli 100 passi la nostra mente sarà più rilassata e pronta ad essere riempita con un approccio positivo.

Attenzione selettiva

L’attenzione deve essere posta su una cosa. In questo modo la concentrazione può essere massima. Una volta eseguita una tecnica di meditazione per aumentare la consapevolezza del momento presente, dobbiamo porre attenzione al nostro unico obiettivo e quindi aumentare la nostra concentrazione.

fissare un obiettivo agonistico

Facciamoci queste domande quando fissiamo un obiettivo:

  • Perché sto fissando un obiettivo?
  • Cosa cambierà per me e per le persone vicino a me?
  • Cosa mi accade se realizzo l’obiettivo?
  • Cosa mi accade se NON realizzo l’obiettivo?
  • Cosa non mi accade se realizzo l’obiettivo?
  • Cosa non mi accade se non realizzo l’obiettivo?

Un obiettivo deve seguire delle direttive semplici e per aiutarci ricordiamoci l’acronimo S.M.A.R.T – dall’inglese Specific, Measurable, Achievable, Realistic, and Timely ovvero specifico, misurabile, raggiungibile, realistico e finito nel tempo.

Emozioni

Ci sono emozioni primarie e secondarie. Abbiamo ripassato la nostra evoluzione e compreso che il cervello ancestrale o rettile è il responsabile del nostro equilibrio, del sistema vestibolare, dei nostri respiri, battiti cardiaci è completamente autonomo dal nostro volere. Il cervello intermedio, delle emozioni del sistema limbico. Infine il cervello recente, quello razionale della corteccia frontale.

I primi due sistemi sono potenti e prendono il sopravvento sul cervello cognitivo in situazioni di forte stress, paura, azione etc.

Gestire le emozioni nel momento contingente è quasi impossibile. Allora dobbiamo prepararci prima, parlando alle emozioni e visualizzarle nell’atto di assalirci: “ah ecco la paura, ciao..sento che stai arrivando, ma stai li fuori” – capire cosa porta, fare un patto con lei.

La Rabbia – deve essere canalizzata

L’Ansia anticipatoria o di prestazione può essere controllata con l’azione, spostando il focus. Per esempio la minzione da ansia, spostare il focus sulla pressione della mano sull’arco etc.

Eccitazione –

Paura del Giudizio – proiettiamo su di noi la convinzione che altri pensano male di noi.

Gli Amplificatori

Motivazione – la sua intensità deve essere massima. La direzione deve essere su di noi, non per qualcun altro (sto facendo un piacere a qualcuno?)

Resilienza – carburante della volontà. Ho sbagliato, registro l’errore, imparo, archivio e riparto.

Autostima – è un bilanciamento tra valori e limiti. Elenca i tuoi valori (famiglia, onestà, fedeltà) e i tuoi limiti.

Responsabilità e Fiducia – niente alibi. la responsabilità è solo tua. Fiducia nelle proprie possibilità e capacità.

Gli Ancoraggi

E’ una associazione tra una esperienza e uno stato d’animo. Ovvero una routine che si sviluppa in modo inconsapevole. Si sviluppa solitamente nell’atleta senior. Quando diventa consapevole crea una procedura per iniziare il gesto (servizio, swing, ancoraggio etc) non è ne un tic ne una superstizione, ma una routine costruita per creare la situazione agevole.

Bolla di Energia

costruire la propria bolla permette di aumentare la consapevolezza del momento presente. Facilita il riscaldamento mentale e rende potenti gli ancoraggi.

per costruire la propria Bolla di energia, serve il miglior mindset positivo, visualizzare il momento in maniera positiva attraverso la costruzione della sensazione vincente, di prestazione. Bisogna essere consapevoli del presente e mettere in atto l’attenzione e la concentrazione selettiva. la bolla scoppia non appena pensiamo al momento passato o al momento futuro, o alle conseguenze. Se nella bolla entra un pensiero che ci distrae e ci rapisce dal momento presente la bolla scoppia – se non serve nella bolla allora fuori dalle balle! La bolla va costruita nel momento in cui serve! Ricordiamoci che lo sforzo mentale è il più oneroso dal punto di vista energetico.

E se non funziona sempre?!

  1. Autostima – accetta il tuo punto debole
  2. Emozioni negative – accogli le emozioni, chiediti perché è arrivata in questo momento? devo cambiare? devo smettere?
  3. Respira – utilizza una respirazione diaframmatica per rilassarti
  4. Consapevolezza – recita le seguenti domande: dove sei? che ore sono? chi sei?
  5. Ancoraggio di ambiente – ricordare
  6. Attenzione selettiva – cosa mi serve qui e ora?
  7. concentrazione – su cosa devo avere il focus?
  8. visualizzazione – il besaglio lo colpisci prima nella tua testa
  9. Bolla – costruire la bolla e ‘metti il pilota automatico’, lascia al tuo istinto costruito attraverso la routine
  10. Riparto – analizzo, archivio e riparto

Affronta la sconfitta

E se sbaglio? fai pace con il tuo passo falso e impara. Devi poter dire ho dato il 100% e mi sono divertito.

Ci sono diversi modi di concludere una gara:

  1. Sei arrivato alla tua vittoria con ancora tanta energia.
  2. Sei arrivato alla vittoria ma esausto
  3. Non sei arrivato alla vittoria ed esausto
  4. Non sei arrivato alla vittoria con ancora tanta energia
Formula del miglioramento

Cosa mi è piaciuto –

cosa non mi è piaciuto +

cosa avrei potuto fare –

cosa avrei potuto non fare = MIGLIORAMENTO.

Ti consiglio di tenere un diario di allenamento. inserire gli obiettivi, i miglioramenti etc.